Una psicologa militare al fianco dei bambini di Gaza evacuati in Italia

In questo mese di agosto si è compiuta la più grande operazione di evacuazione sanitaria dall’inizio del 2024.Tre velivoli della Difesa sono atterrati a Ciampino, Milano e Pisa con a bordo 31 bambini e 83 accompagnatori provenienti dalla Striscia di Gaza, accolti dopo un viaggio lungo e complesso. Insieme a medici e infermieri, a bordo c’era anche una psicologa militare, Chiara, che ha seguito passo dopo passo i piccoli pazienti e le loro famiglie. Il suo lavoro è stato quello di offrire conforto, contenimento e sostegno emotivo in un momento di grande fragilità, aiutando i bambini ad affrontare la paura e la fatica del trasferimento, e accompagnando i genitori nel difficile compito di trasmettere sicurezza ai propri figli. La presenza di una psicologa ha significato anche affiancare l’equipaggio stesso, impegnato in una missione tanto delicata quanto carica di responsabilità. Un contributo spesso silenzioso, ma essenziale, che dimostra come la cura psicologica non sia un accessorio, bensì una parte integrante della risposta sanitaria ed umanitaria. Questo intervento ricorda quanto sia necessario riconoscere sempre più il ruolo della psicologia nelle emergenze: perché laddove ci sono corpi feriti, ci sono anche emozioni, paure e traumi che hanno bisogno di essere accolti. E lo psicologo è la figura professionale che sa prendersene cura, con competenza e umanità.