La psicologia dello sport e dell’esercizio fisico: una risorsa dall’infanzia alla terza età

A cura dell’Ordine degli Psicologi del Lazio.

La psicologia si veste di nuovi ambiti di applicazione per affrontare le sempre più dettagliate esigenze della comunità e della società.

In questa ottica, la psicologia dello sport risponde alle richieste di attenzione sempre più esplicite e dettagliate al benessere dell’individuo, sia psichico che fisico.

Muoversi quotidianamente produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica della persona. Gli studi scientifici che ne confermano gli effetti benefici sono ormai innumerevoli.

Sin dall’antichità si è pensato che un atleta, per vincere, avesse bisogno di capacità cognitive ben sviluppate: grinta, determinazione, visione d’insieme, capacità tattica, capacità di analisi e sintesi.

Solo recentemente, però, si è assistito ad un proliferare di studi specificatamente rivolti alla Psicologia dello Sport.

L’obiettivo principe da cui si è partiti nelle moderne indagini sulla psicologia dell’atleta, è stato quello di ottimizzare la performance. Si sono susseguiti dunque studi volti ad indagare:

 

  • i processi cognitivi che sottendono la prestazione sportiva per verificare quali di questi siano coinvolti nell’esecuzione del gesto e nella reazione alle variazioni ambientali
  • le abilità psichiche caratteristiche di ogni disciplina sportiva con l’intento di evidenziare i margini di miglioramento al fine di una ottimizzazione della performance
  • la motivazione all’allenamento
  • i processi di gruppo intesi come fattore determinante per la corretta funzionalità di un gruppo-squadra in funzione del raggiungimento dell’obiettivo. In particolare coesione, comunicazione, organizzazione deiruoli e leadership
  • le capacità di gestione dell’ansia e della concentrazione; la capacità di gestione dello stress e tutti quei processi di autoregolazione che possono incidere sulla prestazione.

L’interesse iniziale è stato dunque rivolto agli atleti, prevalentemente professionisti, il cui impegno agonistico è parte preponderante della giornata ed al cui risultato agonistico sono legate aspettative importanti, talvolta anche di ordine nazionale (atleti olimpici).

Pur rimanendo questo l’ambito di intervento privilegiato e caratteristico della Psicologia dello Sport, assistiamo oggi all’ampliamento dei confini applicativi.

La Psicologia dello Sport si arricchisce di ricerche relative ai programmi sportivi per l’infanzia e per la terza età, ampliando così i suoi contesti di intervento e rivolgendo la sua attenzione al wellness più propriamente inteso.

In questo elaborato analizzeremo alcuni tra gli ambiti applicativi della psicologia dello sport evidenziandone l’utilità per il benessere dell’individuo e facendo una panoramica sulle tecniche e metodologie di riferimento.

Precisiamo, a titolo esemplificativo, che qualunque sia il campo su cui interviene lo psicologo – sia questo riferibile all’età evolutiva o alla terza età, piuttosto che alla riabilitazione – le tecniche sono quelle specifiche della psicologia dello sport.

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