IL PRESIDENTE LAZZARI SI RIVOLGE ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI, ALLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE E ALL’ASSOCIAZIONE DEI COMUNI ITALIANI: servono altri Psicologi per l’emergenza

12 marzo 2020 – Nella giornata di ieri il presidente del CNOP ha attivato interlocuzioni con una serie di soggetti istituzionali, ed in particolare la Conferenza delle Regioni Italiane, la Protezione Civile nazionale e l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Oltre a rappresentare le iniziative messe in atto a livello nazionale e locale dall’Ordine e dalla Comunità Professionale, il CNOP ha chiesto la puntuale attivazione delle Direttive che regolano la componente psicologica nelle catastrofi e calamità (DPCM 13 giugno 2006 e 6 aprile 2013), al fine di avere un quadro di coordinamento a livello nazionale e regionale e un raccordo tra gli interventi psicologici e quelli sanitari nel loro complesso.

Il CNOP ha altresì chiesto di procedere al reclutamento di Psicologi da utilizzare in ambito pubblico e negli interventi in emergenza, stante sia la carenza della rete pubblica (che normalmente riesce a coprire mediamente solo il 25% dei bisogni psicologici previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza), utilizzando quanto previsto dal Decreto Legge 9 marzo n.14.

Come noto il DL 14, relativo al reclutamento urgente di personale sanitario per fronteggiare l’emergenza, fa un esplicito riferimento (art.1) alla professione psicologica tra quelle da acquisire.

L’applicazione di tale Decreto fa comunque capo alle singole Regioni e alle Aziende Sanitarie locali, che hanno la competenza sulle scelte e procedure di reclutamento, anche in relazione alle esigenze locali.

“La Comunità psicologica sta facendo la sua parte – ha sottolineato il presidente Lazzari – anche con molte iniziative di volontariato, e ringrazio tutti per questa attivazione. Ma è evidente che ciò può essere solo complementare ad una rete pubblica di assistenza psicologica ai cittadini e di supporto agli Operatori sanitari, che è prevista da normative in gran parte non ancora attivate. E tutto ciò richiede il tempestivo reclutamento di Psicologi perché i dipendenti del SSN sono insufficienti. Del resto il Decreto del 9 marzo ha riconosciuto questa carenza includendo un riferimento specifico agli Psicologi tra le figure da reclutare nel pubblico”.