Newsletter n. 2 – 2021

Care Colleghe e cari Colleghi,

apriamo la newsletter di oggi con un aggiornamento importante sul monitoraggio del protocollo CNOP-Ministero dell’Istruzione e sull’audizione in Senato.

La prima buona notizia è che l’86% dei rispondenti ha già attivato il servizio psicologico.

L’86% dei rispondenti ha già attivato il servizio psicologico

Si sta concludendo il monitoraggio effettuato dal Ministero dell’Istruzione sull’attuazione del Protocollo per la Psicologia nella Scuola. Al momento hanno risposto al monitoraggio circa 6431 direzioni scolastiche su un totale di 8.183 (79%) . Di queste 5562 hanno completato la procedura attivando il servizio di supporto psicologico (86,5% dei rispondenti, mentre 869 (13,5%) hanno le procedure in corso.

Si tratta di 1724 Istituti di Istruzione Superiore, 3811 Istituti Comprensivi/Primarie (scuole dell’infanzia, elementari e medie) e 27 convitti.

Nel 36,9% dei casi il servizio di consulenza psicologico era già presente, negli altri casi è stato attivato ex novo.

Si tratta di dati importanti che mostrano come, nonostante tutte le difficoltà burocratiche e legate al permanere dell’emergenza, il Protocollo non è rimasto sulla carta ma ha coinvolto migliaia di scuole e di psicologi, che vanno sostenuti e accompagnati con attività mirate che il CNOP garantirà a livello nazionale e i Consigli regionali dovranno sviluppare a livello locale.

Il GdL Scuola del CNOP ha inoltre effettuato un monitoraggio sui Consigli Regionali dell’Ordine per rilevare il numero di bandi segnalati come non corretti.

Dai dati trasmetti dai Consigli regionali risulta un totale di 214 bandi segnalati in totale. Dopo vaglio degli uffici dei Consigli regionali sono state fatte segnalazioni alle scuole, con richiesta di modifica dei bandi, per 146 situazioni, che corrispondono al 2,5% dei circa 6 mila bandi effettuati.

Il 2 febbraio il presidente CNOP è stato ascoltato in Senato dalle Commissioni VII (Istruzione) e XII (Sanità) sui problemi della scuola e degli effetti della DAD. In quella sede il presidente ha chiesto la piena attuazione ed il potenziamento del Protocollo CNOP-MI: la Psicologia deve diventare una componente essenziale della Scuola post-pandemia.

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UN SISTEMA SANITARIO VICINO ALLE PERSONE

Le proposte degli Psicologi per il rilancio del SSN

Il Consiglio Nazionale ha approvato all’unanimità un documento che, partendo da una analisi storica della situazione della professione psicologica nel Sistema Sanitario, individua le linee di sviluppo e relative proposte affinché la professione sia messa nelle condizioni di poter espletare il suo mandato nel servizio pubblico e dare risposte ai bisogni.

Le principali criticità esistenti sono: inadeguatezza del numero degli psicologi e mancanza di coordinamento ed autogoverno della professione. Se a decidere sulle attività e sul numero degli Psicologi sono quasi sempre altre figure professionali questo impedisce una programmazione adeguata dei nostri interventi, limita l’apporto che la disciplina può dare al sistema nel suo complesso e la possibilità di portare avanti politiche per l’assunzione di un numero adeguato di Psicologi.

Basti pensare che oggi, secondo i dati del Ministero della Salute, c’è uno psicologo dipendente del SSN ogni 12 mila abitanti, contro una necessità minima di uno psicologo ogni 5 mila abitanti solo per i servizi territoriali, ai quali vanno aggiunti gli psicologi ospedalieri e gli psicologi di base (per i quali c’è una proposta di legge ad hoc in Parlamento).

Nel 2020, grazie all’impegno del CNOP, sono state varate due leggi molto importanti che prevedono un “Piano nazionale per il benessere psicologico individuale e collettivo” (art. 29 ter legge 126/20) e i servizi psicologici in ogni azienda sanitaria (art.20bis legge 176/20).

Sarà fondamentale sia l’azione del CNOP a livello nazionale che quella sinergica dei Consigli territoriali dell’Ordine verso le singole Regioni per dare attuazione a questa normativa che apre nuove ed importanti prospettive, per il ruolo della professione e l’occupabilità.

Un Sistema Sanitario che vuol far tesoro della lezione della pandemia ha bisogno di più Psicologia e di più Psicologi.

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PARTECIPA ALL’INDAGINE SULL’ASSESSMENT ONLINE DELLE PSICOLOGHE E DEGLI PSICOLOGI ITALIANI

L’intervento psicologico online è una pratica ormai diffusa in Italia e in diversi paesi europei, soprattutto in questo periodo di emergenza Coronavirus.

Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi, l’Associazione Italiana di Psicologia, e la European Federation of Psychologists’ Associations hanno perciò avviato un’indagine sull’assessment psicologico online. Tutte le psicologhe e gli psicologi italiani potranno trarre beneficio da questa indagine che aiuterà ad informare la pratica attuale e futura, e ad affrontare e risolvere le esigenze relative all’assessment psicologico online. Ti saremo grati se potrai rispondere entro il 20 di febbraio: bastano meno di 10 minuti!

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VIOLENZA E MOLESTIE ENTRANO TRA I RISCHI PSICOSOCIALI DA TUTELARE NEI LUOGHI DI LAVORO

Servono Psicologi per attuare la normativa

Con la legge n. 4 del 15 gennaio 2021, pubblicata sulla G.U. il 26 gennaio, l’Italia ha ratificato la “Convenzione n.190 sulla violenza e molestie sui luoghi di lavoro” della Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).

La Convenzione prevede che la tematica della violenza fisica e psicologica e delle molestie entrerà di routine nella gestione dei rischi lavorativi. A titolo di esempio, l’art.9 della Convenzione prevede:

–   l’inclusione della violenza e delle molestie, come pure dei rischi psicosociali correlati, nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro;

–    attività di sostegno per le persone che hanno subito violenza o molestie.

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