GIORNATA MONDIALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO

Il CNOP oggi, come ogni anno, nel rinnovare la propria vicinanza a tutte le vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Sono passati vent’anni dalla prima Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, istituita il 28 aprile 2003 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro. I dati INAIL continuano ad essere allarmanti: nell’ultimo anno si sono registrate 697.773 denunce di infortunio, il 25,67% in più rispetto al 2021! Anche le malattie professionali sono in evidente aumento, ne sono state protocollate 60.774, il 9,92% in più̀ rispetto all’anno precedente.

Malgrado le evidenze scientifiche ed empiriche che riconoscono come i rischi psicosociali siano tra le principali cause di infortuni e disagio lavorativo, anche clinicamente rilevante, ancora oggi ci troviamo a chiedere il loro riconoscimento all’interno dell’iter di valutazione dei rischi lavorativi. Tra i rischi psicosociali troviamo, oltre allo stress, anche violenze, molestie, aggressioni.

Dal 29 ottobre scorso è in vigore la Convenzione ILO 190 per l’eliminazione di violenza e molestie, anche di genere, sul lavoro e in situazioni connesse al lavoro, ratificata dall’Italia con Legge 4/2021.

Tra gli impegni previsti, c’è la gestione di violenza e molestie da parte di datori di lavoro, con il contributo di lavoratrici e lavoratori e dei loro rappresentanti, con il sostegno degli organismi pubblici.

Ora c’è bisogno di un segnale chiaro da parte delle istituzioni per l’attuazione, affinché la Convenzione non rimanga solo sulla carta. Per questo il Presidente Lazzari ha scritto alla Commissione interpelli ex art. 12 del D.Lgs. 81/08.

L’attuale Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro prevede già la valutazione e gestione di tutti i rischi, non sembra necessaria una normazione ulteriore. Si tratta invece di cambiare le pratiche concrete, di includere sempre violenza – fisica, verbale e psicologica, sia da parte di superiori colleghi sia da parte di utenti e terzi, e le molestie, anche di genere, nella valutazione dei rischi in tutti i settori, nessuno escluso. Anche perché spesso violenze e molestie restano sommerse, non vengono rilevate se non c’è un’attenzione specifica, se non si offrono strumenti alle vittime. La Convenzione ILO chiede un allargamento a tutti i contesti e per tutte le tipologie di fenomeni e, tra queste, anche le violenze tramite mezzi di comunicazione digitale.

Se la Commissione si esprimerà nel senso auspicato dal CNOP, non ci saranno più scuse.

I pronunciamenti sugli interpelli sono seguiti con molta attenzione dagli operatori di salute e sicurezza, quindi ci aspettiamo un forte impatto.

Siamo consapevoli che si tratta di una battaglia culturale per dei fenomeni che non possono essere affrontati come i rischi lavorativi tradizionali, fenomeni che vedono impegnata la nostra professione.

La società italiana lo chiede, i lavoratori lo chiedono, i tempi sono maturi. L’Italia è tra i primi paesi ad aver ratificato la Convenzione ILO 190, facciamo che si distingua anche per l’attuazione.