Il CNOP alla 15° Conferenza nazionale GIMBE

L’appuntamento volto a promuovere un confronto sulle politiche relative alla Sanità e alle scelte per il futuro del SSN nel post pandemia.

Per il CNOP la referente del GdL Sanità Donatella Fiaschi ha partecipato alla sessione “Rilanciare le politiche per il personale sanitario” coordinata dal Presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta, dove è stata chiamata a presentare proposte relative a tre tematiche:

– Rilanciare le politiche del capitale umano nel Servizio Sanitario Nazionale (inteso come obiettivo di medio-lungo termine)

– Contrastare la carenza di personale sanitario a breve termine

– Formazione e valutazione della competence professionale

Sul primo punto la presidente Fiaschi ha evidenziato come per rilanciare il capitale umano nel  campo della professione psicologica non si deve attuare solo una politica di potenziament numerico ma attuare un potenziamento organizzativo mediante ciò che prevede l’art. 20bis della legge 176/20 (art. 20 bis), che individua un’area funzionale aziendale, per il coordinamento delle risorse professionali psicologiche presenti nelle Aziende. Una realtà capace di mettere in rete le prestazioni psicologiche erogate in tutti gli ambiti previsti dai LEA, al fine di “garantire il benessere psicologico individuale e collettivo”, così come previsto da un’altra legge dello stato la n. 126/2020. La complessità delle prestazioni e la molteplicità delle aree in cui opera lo psicologo richiedono una governance che può realizzarsi solo attraverso assetti organizzativi definiti, che possano evitare la frammentazione e la sovrapposizione degli interventi.

Inoltre la rappresentante del CNOP ha evidenziato la necessità della istituzione dello psicologo di base/delle cure primarie in tutto il territorio nazionale. Istituire questa nuova figura in un contesto di accoglienza dei bisogni di salute come accade per il MMG e il PLS, una figura che lavori a stretto contatto con questi professionisti per intercettare le forme di disagio prima ancora che si trasformino in disturbi e malattie a attuare azioni di prevenzione e promozione.

Sul secondo punto la presidente Fiaschi ha sottolineato la necessità di adeguare gli standard degli psicologi alle reali esigenze. “Meno del 5%  delle psicologhe/i iscritte/i all’ Ordine lavora nel SSN. E’ evidente l’inadeguatezza di questo dato, bisogna attuare le previsioni degli standard per la Salute Mentale e i servizi infanzia e ciò che si prevede per gli altri contesti (Consultori, Anziani e disabili, ospedali) in base alle attività contemplate nei LEA, PNC e altre normative, prevedendo risorse psicologiche per dare supporto nella gestione del rischio, dello stress e bunout, dei conflitti relativamente al personale sanitario”.

Sul terzo punto il CNOP ha chiesto da tempo  la valutazione degli interventi psicologici attraverso la creazione di indicatori di esito per tutte le attività psicologiche sia di tipo quantitativo che qualitativo, rispetto ai quali la psicologia ha messo in campo negli ultimi anni diversi strumenti standardizzati  di comprovata efficacia.