Il CNOP: La mobilitazione della professione psicologica sulle conseguenze della guerra

7 marzo 2022 – La Comunità professionale degli Psicologi si sta attivando per dare il suo contributo in relazione alla situazione di guerra.

L’Esecutivo CNOP ha riattivato la Task Force delle società di psicologia dell’emergenza accreditate alla Protezione Civile Nazionale e ha chiesto al Dipartimento della Protezione Civile di prevedere il coinvolgimento delle associazioni psicologiche nelle attività di sostegno che saranno attivate per i rifugiati e per tutti i soggetti interessati.

Allo stesso tempo si stanno raccogliendo le iniziative promosse dalle società scientifiche nell’ambito della Consulta CNOP delle società di area psicologica.

E’ stata data la disponibilità ai Ministeri interessati per fornire il contributo alle decisioni da adottare per il necessario aiuto psicologico alle persone, soprattutto minori, provenienti dalle zone di guerra, ma anche per la popolazione di origine ucraina residente in Italia.

Il CNOP attiverà una iniziativa “Psicologi per Emergenza Guerra” mettendo a disposizione sul sito nazionale www.psy.it all’indirizzo “https://www.psy.it/psicologi-per-emergenza-guerra” informazioni e materiali utili, per la popolazione, i professionisti e gli operatori, sia relativamente a indirizzi di riferimento, che alle iniziative di aiuto e documentazione. Ci saranno materiali in lingua italiana, ucraina, inglese, ai quali si aggiungeranno altre lingue straniere.

Le iniziative intraprese vanno in diversi ambiti, dal supporto agli psicologi dei Paesi coinvolti, all’aiuto ai rifugiati e alla popolazione originaria dell’Ucraina, ma anche strumenti utili alla popolazione italiana per affrontare questa ennesima emergenza.

In particolare sarà promosso un evento sul tema delle ricadute psicologiche sui bambini e adolescenti con le Agenzie internazionali che intervengono nel campo.

“Gli Psicologi sono consapevoli che questa sarà una emergenza soprattutto umanitaria e psicologica, sia per i traumi delle popolazioni coinvolte direttamente nel conflitto che per l’impatto che questa guerra ha nella popolazione italiana, che spesso ha rilevanza traumatica nei minori” ha evidenziato il presidente nazionale dell’Ordine David Lazzari. “E’ necessario che, accanto alle iniziative promosse dalla professione ci siano adeguati interventi da parte delle Istituzioni per assicurare il necessario aiuto psicologico ai soggetti più esposti.”.